La gestione dell’Ecomuseo è affidata tramite convenzione all’Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri (http://www.erbepalustri.it), una realtà associativa senza fini di lucro che fin dal 1985 ne ha sviluppato le raccolte e promosso le attività didattiche e museali.
Le raccolte fin qui acquisite superano i 2.500 reperti, descrivibili in prodotti dell’intreccio, in tessiture, trame e manufatti realizzati con le erbe spontanee fornite dall’ambiente vallivo di prossimità e dalle varie lavorazioni di legni dolci come il salice e il pioppo, usati per gabbie e sedie rustiche.
Il ruolo dell’Associazione di volontariato, con le sue iniziative di ricerca e salvaguardia dei saperi tradizionali, è stato decisivo nel radicamento sul territorio e ai fini della partecipazione e della responsabilità ambientale che un Ecomuseo deve assolvere.
L’Assessorato alla Cultura e l’Ufficio Istituzioni Culturali svolgono un ruolo di orientamento, direzione e controllo delle attività svolte dall’Ecomuseo anche nella prospettiva delle ricadute turistiche sul territorio, mentre l’Associazione gode di una propria autonomia gestionale nell’organizzare sagre, mercatini, progetti di educazione ambientale, allestimenti temporanei e la raccolta di testimonianze della cultura materiale della comunità locale.